Il programma Servizio Pubblico della scorsa settimana vedeva come ospite l'ex Presidente del Consiglio.
L'aspettativa
era alta: il conduttore e i giornalisti del programma sono riconosciuti
dal pubblico per la loro precisione nella critiche e per l'approfondita
ricerca in merito all'argomento trattato o a chi parteciperà alla
trasmissione.
In questo caso la ricerca era talmente vasta che ci si è persi nei suoi
meandri, e l'ospite ha inspiegabilmente cominciato ad atteggiarsi da
conduttore quasi subito, e non gli è stato impedito di farlo.
Quasi
subito infatti si rivolge al pubblico per interrogarlo, come se fosse ad una
riunione di condominio.
Accusa
il conduttore di aver frequentato le scuole serali invece
dell'Università, e stupendo per l'ardire della pretesa di imporre il
ritmo alla trasmissione quasi ne fosse lui il responsabile
amministrativo, si siede al tavolo di Travaglio per, a suo dire,
rispondere a quanto dichiarato nel dialogo appena terminato del
giornalista - fatto che non si è
poi verificato in quanto invece di rispondere ha cominciato a
leggere un lungo elenco di fantomatici reati commessi da Travaglio, con
l'evidente intenzione di delegittimare il giornalista.
E
con una mossa degna di un vecchio comico da avanspettacolo del primo
dopoguerra, pulisce con un fazzoletto di carta la sedia dove si sta per
sedere perchè prima ci si era seduto Travaglio.
Persino
durante la proiezione delle immagini, ormai, famose che lo ritraggono
mentre fa aspettare la Cancelliera Merkel perchè impegnato in una chissà
quale conversazione al cellulare, non riesce e a contenere la sua verve
da uomo di spettacolo e dice "Santoro si sta scavando la fossa con le
sue mani!", di nuovo, come durante una rimpatriata di vecchi compagni
d'armi.
E,
inaspettatamente, una parte del pubblico, seppur tendenzialmente
appartenente a fazione politica opposta rispetto a quella dell'ex
Presidente del Consiglio, forse ammaliato da un mix di quelle che Weber
segnalava come giustificazioni dei motivi di legittimità di una
dominazione - autorità del costume e carisma del personaggio - ogni tanto accennava una risata o
un timido applauso alle sue boutades.
Questa "malia" potrebbe forse giustificare, in parte, anche
l'atteggiamento di giornalisti e conduttore, visto che non ci si è
preoccupati di impedire che lo show del Cavaliere si realizzasse.
Nessuno che abbia fatto notare al signore che è stato nostro Presidente
del Consiglio, quando si lamentava della lunghezza dei tempi per la
procedura legislativa, che questi sono i tempi necessari
per una deliberazione pluralistica, imposta proprio dalla Costituzione
già nel suo primo articolo quando dice "Repubblica democratica".
Nessuno dei giornalisti presenti che abbia ricordato
all'ex Presidente del Consiglio, mentre si lamentava della velocità con cui,
a suo dire, il Presidente della Repubblica avrebbe firmato i Decreti
Legge del governo Monti, che il suo stesso ultimo governo ha fatto un uso esasperato dei
Decreti Legge.
Nessuno che abbia fatto notare come la richiesta di accentrare i voti
su una sola figura ("voglio il 100% dei voti tutti per me") come scusa
per poter attuare le riforme, modifichi radicalmente la forma di governo
in cui viviamo, che passerebbe da Democratica a Dittatoriale.
E nessuno che abbia parlato di conflitto di interessi, argomento ormai assimilato e considerato normale, evidentemente..
Si, ogni tanto Santoro ricordava che l'unico tra gli altri capi di
governo ( menzionando Obama, Merkel, Cameron, Hollande) con problemi
giudiziari era lui - e la risposta, naturalmente,
era di condanna verso la Magistratura, rea di perseguitarlo perchè
invidiosa nei suoi confronti in quanto Comunista (come la Corte
Costituzionale, del resto)-, ma la constatazione, seppure pesante in un
paese normale, non aveva seguito, suonava come un pro forma..
E, colpo di coda, alla fine della trasmissione quando, con ancora
il microfono attivo, proprio prima che la
pubblicità prenda il posto delle immagini del programma, rivolto al pubblico lancia un
paternalistico "ragazzi non lasciatevi infinocchiare"..
L'ultimo monito dell'imbonitore di folle..
Il
giorno dopo tutti i media (anche della carta stampata "indipendente"
ndr), personalmente inspiegabilmente, parlano di parziale vittoria del
Cavaliere...
E la campagna elettorale è ancora lontana dal raggiungere il suo culmine.
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