... "Infine, quando lo Stato, prossimo alla rovina, non sussiste più che in una forma vana ed illusoria, quando il vincolo sociale è spezzato in ogni cuore, e il più basso interesse si fregia sfrontatamente del nome sacro di bene pubblico: allora la volontà generale diventa muta; ciascuno, guidato da motivi segreti, non pensa più in quanto cittadino, come se lo Stato non fosse mai esistito; e si fanno passare, sotto il falso nome di leggi, iniqui decreti che hanno per fine il solo interesse particolare... Da ciò deriva che la volontà generale sia annullata o corrotta? No: essa è sempre costante, inalterabile e pura; ma è subordinata ad altre volontà che la sopraffanno..."
brano tratto da "Il contratto sociale" di JJ Rousseau libro IV capitolo I "la volontà generale è indistruttibile"
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