"La dissoluzione dello stato può avvenire in due modi. Innanzitutto quando il principe non amministra più lo Stato secondo le leggi e usurpa il potere sovrano. Allora avviene un cambiamento notevole: non è il governo ma lo Stato a restringersi: voglio dire che il grande Stato si dissolve, e se ne forma un altro dentro di esso, composto soltanto dai membri del governo, e che per il resto del popolo non è altro che padrone e tiranno. Così nell'istante in cui il governo usurpa la sovranità, il patto sociale si rompe, e tutti i semplici cittadini, rientrati di diritto nella loro libertà naturale, sono costretti ma non tenuti a obbedire. Lo stesso accade quando i membri del governo usurpano separatamente il potere che essi devono esercitare solamente come corpo; il che costituisce una infrazione alla legge non minore e produce un disordine anche maggiore.
Allora si hanno, per così dire, tanti principi quanto si hanno magistrati; e lo Stato non meno diviso del governo, perisce o cambia forma."
brano tratto da "Il contratto sociale", libro III capitolo X "l'abuso del governo e la sua tendenza a degenerare", di Jean-Jacques Rousseau
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